di Salvatore Catania La disgregazione dei movimenti indipendentisti siciliani si porta dietro diversi aspetti collaterali. Uno di questi è la vulnerabilità rispetto ai tentativi di cooptazione da parte di chi guarda alla Sicilia, e alle sue risorse, come un qualcosa di molto appetibile. La “furbizia” dei movimenti neoborbonici è conclamata nei continuati appelli all’unità dei movimenti meridionalisti finalizzati alla creazione di quella forza del sud di cui qualcuno ha già saccheggiato nome e missione. Persino lo splendido saggio di Pino Aprile, Terroni (si legge in un paio d’ore ed è ricco di sante verità) non è esente da critiche. I siciliani più smaliziati, leggendo questo libro di grande successo, vengono indotti a chiedersi del perché si parla per pagine e pagine dei fatti di Casalduni e Pontelandolfo e non si parla per niente di quello che è successo in quasi tutte le città e i paesi siciliani, a parte l’accenno ai fatti di Bronte, inevitabile perché troppo c...