di Salvatore Catania

Io non ne sapevo nulla, e forse gli italiani non ne dovevano
sapere nulla, sia quelli di serie B,
(cioè quelli che vivono da Roma in giù), sia quelli di serie C (cioè quelli che
vivono in Sicilia)…. perchè questo governo tecnico, con la lega solo
formalmente all’opposizione, nonostante la crisi, sta portando avanti questo
progetto.
Mi è allora venuto in mente il quadro, anzi “l’accordo di
programma quadro” risaputo detto e ridetto, sul rapporto tra la spesa per le
ferrovie in Sicilia e la presunta previsione delle ferrovie dello stato
italiano (ente statale delegato dallo stato italiano e, per norma dello
statuto, ridelegato dal governo siciliano): ”L’accordo di programma quadro, nell’ambito
della programmazione dei fondi FAS, più consistente è quello stipulato con le
Ferrovie dello Stato: 5 miliardi e 700 milioni, quota Fas 800 milioni, ad oggi
spesa zero”
Questo è il dato riguardante, ad oggi, la Sicilia, nonostante i
proclami su supposte ristrutturazioni delle borboniche ferrovie esistenti.
Ma, è risaputo, lo stato soldi non ne ha.
Come pensa di realizzare questa ennesima opera infrastrutturale che vuole fare diventare il nord Italia la “bengodi” delle vie di comunicazione moderne ed efficienti ??
Come pensa di realizzare questa ennesima opera infrastrutturale che vuole fare diventare il nord Italia la “bengodi” delle vie di comunicazione moderne ed efficienti ??
Ma naturalmente utilizzando, come al solito i fondi fas come un
bancomat dedicato al nord.
E perché, allora, un opera che normalmente, negli altri paesi,
europei costa 1,5 miliardi nella pianura padana ne deve costare sei di miliardi
di euro ??
La risposta è scontata e banale.
Intanto aspettiamo che le nuove norme sulla repressione dei no-Tav
facciano il loro corso. Perchè se per realizzare circa cento chilometri di
inutile, non tanto inutile in effetti se servirà poi a dire che un opera del
genere non si può lasciare tronca in quel modo, e che quindi sarà giusto
prevedere un'altra bella fetta di debito pubblico per completarla, per coprire
la distanza tra Torino e Lione, 300 Km circa, di manovre se ne dovranno fare
molte altre (ovviamente con i soldi destinati al sud scommetto!).
Ci vogliamo chiedere allora perché, ancora oggi, si insista per fare queste spese con impatto economico devastante ?
E contemporaneamente, perché si incute terrore nei contribuenti onesti minacciandoli con l'argomento che non sarà più possibile pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici o dare i servizi ai cittadini ?
Allora torno a chiedermi dove vadano a finire i miliardi che ogni santo giorno lo stato incassa dal 70% circa del prezzo dei carburanti, che tutti noi continuiamo a pagare ? Dove va a finire il 10 o 21%, di Iva, che ogni giorno ognuno di noi regala allo stato in ogni suo acquisto ?
E perchè allora tutti quanti continuano ad insistere per
realizzare la più inutile delle opere ... IL PONTE SULLO STRETTO ???!!!
La risposta ormai è semplice e ovvia…DIRE di volere fare al Sud
per continuare a fare al Nord: tanto il conto continuiamo a pagarlo tutti !
Hai detto bene, Salvatore, ormai l'etichetta politica non server a niente, interessa solo che si sta zitti e si da da mangiare ai soliti noti, poi le briciole se li mangia l'informazione anche lei finanziata coi soldi dei contribuenti!!
RispondiEliminabravissimo, bell'articolo !!!!!!
RispondiEliminaCosa posso dire..... ormai non si nascondono !!!! Fanno tutto con sfacciataggine,senza cercare di camuffare il loro operato .
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