Anas è in Sicilia solo grazie ai contratti di servizio ottenuti dal governo regionale siciliano. L'anas in Sicilia viene solo a rastrellare finanziamenti, originariamente destinati alle infrastrutture siciliane, per spostarli da qualche altra parte, continuando ad attuare e perseguire i propri obiettivi, fare in modo che in Sicilia qualunque azione finalizzata alla realizzazione di infrastrutture, cosa che anche i bambini sanno essere il presupposto fondamentale per il lavoro e per lo sviluppo economico, sia vanificata e resa inutile. Si deve fare in modo, insomma, che la Sicilia rimanga quella che è, terra di raccomandati, assistiti e clientelli di bassa leva ................ mentre le risorse migliori, utili a qualcun altro, devono andare via.
La stessa identica cosa, se non peggio, si può dire di trenitalia .... con i fondi europei la Sicilia si potrebbe "fare nuova", ma indovinate un po', i nostri politicanti, a quanto pare, non hanno alcun interesse che questo possa accadere.
Questa cosa dura da più di quarantanni e il nostro statuto ci permetterebbe di impedirla, potremmo gestire le nostre infrastrutture, e tutto il resto, da soli ... ci siamo convinti che noi siciliani siamo tutti uguali, siamo come quelli che sono stati messi, "sistemati", nei posti giusti, siamo l'apoteosi della mediocrità. Siamo stati abituati a dileggiare, a demolire, l'immagine e l'autostima delle nostre risorse migliori, seminando il seme ignorante dell'invidia sociale, del malessere psichico nel non avere voluto, o saputo, raccogliere quell'uva che diciamo essere acerba. Quindi almeno che non si tratti di quelle pochissime persone per cui batte il nostro cuore, a prescindere, tutti gli altri nostri conterranei, qualunque cosa facciano non sono capaci, non sono all'altezza, puzzano.
E come ci suggeriva, già qualche anno fa, in pieno delirio berlusconiano-bossiano, il buon Pierangelo Buttafuoco nel suo ormai famosissimo "Buttanissima Sicilia" abbiamo bisogno di qualche "grande scienziato lombardo" che faccia al posto nostro quel che noi non siamo capaci di fare. Scopriremo poi che lo scienziato è nella realtà un mediocre ragioniere del varesotto che si può permettere di dire in faccia ai laureati alla Federico II (Università più antica e prestigiosa che si possa rintracciare nel vecchio continente, dalla quale nascono e si collegano tutti gli atenei più importanti del meridione) che se non trova lavoro, la ragione sta proprio nell'avere frequentato, e di essersi laureato, in una università di serie B. Ma sappiamo bene quanto siano esperti i ragionieri con 36 alla maturità di queste cose.
P.S. uso la parola politicante perchè ritengo essere una parola troppo importante e seria la parola politico per poterla applicare a questa gente.
La stessa identica cosa, se non peggio, si può dire di trenitalia .... con i fondi europei la Sicilia si potrebbe "fare nuova", ma indovinate un po', i nostri politicanti, a quanto pare, non hanno alcun interesse che questo possa accadere.
Questa cosa dura da più di quarantanni e il nostro statuto ci permetterebbe di impedirla, potremmo gestire le nostre infrastrutture, e tutto il resto, da soli ... ci siamo convinti che noi siciliani siamo tutti uguali, siamo come quelli che sono stati messi, "sistemati", nei posti giusti, siamo l'apoteosi della mediocrità. Siamo stati abituati a dileggiare, a demolire, l'immagine e l'autostima delle nostre risorse migliori, seminando il seme ignorante dell'invidia sociale, del malessere psichico nel non avere voluto, o saputo, raccogliere quell'uva che diciamo essere acerba. Quindi almeno che non si tratti di quelle pochissime persone per cui batte il nostro cuore, a prescindere, tutti gli altri nostri conterranei, qualunque cosa facciano non sono capaci, non sono all'altezza, puzzano.
E come ci suggeriva, già qualche anno fa, in pieno delirio berlusconiano-bossiano, il buon Pierangelo Buttafuoco nel suo ormai famosissimo "Buttanissima Sicilia" abbiamo bisogno di qualche "grande scienziato lombardo" che faccia al posto nostro quel che noi non siamo capaci di fare. Scopriremo poi che lo scienziato è nella realtà un mediocre ragioniere del varesotto che si può permettere di dire in faccia ai laureati alla Federico II (Università più antica e prestigiosa che si possa rintracciare nel vecchio continente, dalla quale nascono e si collegano tutti gli atenei più importanti del meridione) che se non trova lavoro, la ragione sta proprio nell'avere frequentato, e di essersi laureato, in una università di serie B. Ma sappiamo bene quanto siano esperti i ragionieri con 36 alla maturità di queste cose.
P.S. uso la parola politicante perchè ritengo essere una parola troppo importante e seria la parola politico per poterla applicare a questa gente.
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